PIETRO GAGLIANO’


ph credit Mouhamed Yaye

PIETRO GAGLIANÒ CONDURRÀ IL CAPITOLO 2, LA CUI PAROLA CHIAVE È RELAZIONE


Critico d’arte e curatore, ha approfondito la conoscenza della cultura visiva prediligendo un’analisi sulla linea delle libertà individuali, delle estetiche del potere, della capacità eversiva del pensiero critico e del lavoro artistico. I suoi principali campi di indagine sono i sistemi teorici della performance art; il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle esperienze artistiche contemporanee; i temi e i processi della pedagogia radicale e libertaria.
Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e educazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno. È attivo in progetti nazionali e reti internazionali in azioni pedagogiche e artistiche contro la discriminazione.

Sulla relazione tra arte e pedagogia nel 2020 è uscito La Sintassi della Libertà. Arte, pedagogia, anarchia (Gli Ori). La ricerca sulle estetiche del potere e sulle contronarrazioni dell’arte è al centro di Memento. L’ossessione del Visibile (Postmediabooks 2016) e di numerosi saggi.

Dirige Scripta Festival, rassegna sull’editoria di critica d’arte, realizzato da Libreria Brac con altri partner a Firenze. Siede nel Forum dell’Arte Contemporanea, nel comitato scientifico di Nesxt – Festival degli spazi indipendenti, Torino, nel comitato scientifico nella Fondazione Smart, Roma, nel Consiglio Direttivo dell’ Associazione Centro Creazione Cultura Fabbrica Europa. È condirettore della Srisa Art Gallery, spazio non profit della Santa Reparata International School of Arts. È membro del gruppo di progettazione di Madeinfilandia (madeinfilandia.org) spazio di creazione, confronto e discussione sull’arte. Dal 2018 collabora stabilmente con il progetto Stand Up for Africa. Dal 2012 è responsabile e curatore del progetto “Nuova Didattica Popolare”, per GuilmiArtProject.