1985, Dolo
Artista visivo, performer e ricercatore di storie.
Dopo gli studi di Ingegneria Ambientale si laurea in Arti Visive allo IUAV e prosegue gli studi di performance con Claudio Tolcachir, La Veronal e Claudia Castellucci (Biennale Teatro e Biennale Danza), e con Danae Theoridou (WORKSPACE BRUSSELS). Performer per Barokthegreat e S’odinonsuonare, approfondisce l’interesse per lo spazio pubblico prendendo parte al progetto Art of the Mooc: Merging Public Art and Experimental Education, curato da Pedro Lash e Nato Thompson (Duke University & CreativeTime, US). Nel 2015 emigra a Bristol attratto dal lavoro dell’agenzia d’Arte Pubblica Situations e dalla wave di Social Practice inglese. Dopo un anno, a fine 2016, si sposta a Brussels. Vive nella capitale fino a febbraio 2019 mantenendo frequenti contatti con Parigi e Londra. La partenza coincide con l’inizio di una ricerca a San Paolo sull’ “Urbanistica immaginaria” (Residencia Artistica Faap, 2019; Pivo Arte Pesquisa 2020).
Assistente di Flaka Haliti alla 56th Biennale d’Arte di Venezia e di Petrit Halilaj alla 55th, è vincitore di ECF Courageous Citizens (2018) con il progetto editoriale European Edinost. Nel 2017 comincia una trilogia alla Cite Internationale des Arts di Parigi (premio Incontri Internazionali d’Arte, Roma) sulla migrazione ebraico marocchina, concentrandosi sull’assenza di una memoria comune della “partenza”, il rapporto tra ebrei e musulmani nel vecchio Marocco, e sulle politiche della memoria e della verità. La trilogia prosegue negli anni successi a Casablanca e Montreal. Sempre nel 2017 realizza un allestimento alla Tate Modern (UK), per la partecipazione degli artisti associati alla Spike Island (Bristol) all’interno del programma Tate Exchange.
Fondatore di diversi collettivi, Collettivo AAA con altri cinque ex studenti IUAV; il progetto couchscore, tra scrittura coreografica e performance a distanza con Elisa D’Amico e Francesco Dalmasso (Arnolfini, UK; Ricerca X, IT); S’odinonsuonare con Marco Campana, tra sound art, performance e interaction design. S’odinonsuonare è stato vincitore di Movin Up 2013 e supportato dall’Istituto Italiano di Toronto nel 2015 (STEIM, ND; Eastern Bloc, CA; Popps Packing, MI, USA; Museum Musil, ArtVerona2012, Spazio Pelodrilli, Path Festival, Electric Eclectics Festival, CA), TempoReale, SpazioK).
Ha inoltre partecipato a esposizioni, realizzato screenings, site specific o incontri di dialogo a: La Colonie, Gallerie de la Cité Internationale des arts, ECUJE e Maison du Maroc (Paris, FR); LADA Live Arts Development Agency, Studio RCA/Royal College of Art (London, UK); Spike Island (Bristol, UK); Radar Gallery (Loughborough, UK); MuntPunt, Recyclart, Zsenne ArtLab e Galerie Felix Frachon (Bruxelles, BE); H2/61.26 (Casablanca, MA); Spanish and Portuguese synagogue (Montreal, CA), Fondazione Bevilacqua LaMasa, European Cultural Centre e SpazioPunch (Venezia, IT), Premio Francesco Fabbri per l’Arte Contemporanea; Conservatorio Cesare Pollini (Padova), MuseoCivico Teatrale“C.Schimidl” (Trieste) e il villaggio di Camporovere.
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