DIMORE AL FORUM DELL’ARTE CONTEMPORANEA

Il 10 maggio il Forum dell’Arte contemporanea ha dato avvio, durante la quarantena, ad una “Chiamata alle Arti”, un forum online per affrontare l’urgenza del momento. 
Attraverso una suddivisione in sei tavoli tematici, il comitato di coordinamento cerca di attivare discussioni e confronti per rifondare il sistema dell’arte italiano in visione prospettica, a partire da alcuni nodi nevralgici.

Dal sito del Forum si legge: “Se non si troveranno rapidamente forme per sostenere il lavoro artistico e culturale, gli artisti, i curatori, i musei, le gallerie e tutti i soggetti del comparto, un’intera sfera di saperi e di creatività andrà perduta e nulla resterà a lasciare i segni del nostro tempo nella storia futura.”

Le curatrici di DIMORE sono state invitate da Pietro Gaglianò a presentare un breve contributo per il tavolo 1  da lui coordinato assieme a Marco Baravalle e Emanuele Braga, rappresentanti per Institute of Radical Imagination, dal titolo “Dalla città creativa alla città della cura, proposte per nuovi paradigmi relazionali”:
A partire dagli effetti di questa crisi sulle economie immateriali e sulle relazioni sociali, il tavolo si concentra sul superamento dell’economia dell’evento per sganciare l’arte dalle logiche del consumo e dalla rendita immobiliare e connetterla alla cura, alla pratica e all’immaginazione di nuove forme di vita in comune. Questo impone una critica del modello di mobilità del mondo dell’arte neoliberale e il ricentramento dell’abitabilità dei luoghi e dei temi della pedagogia radicale.


Ricordiamo che il Forum è tuttora in corso e che alcuni tavoli possono essere seguiti attraverso delle dirette nella pagina facebook.

Il 30 maggio, inoltre, si terrà un’assemblea plenaria online che raccoglierà le proposte elaborate nei tavoli di lavoro e sarà aperta a interventi.