“La pulizia dei vetri si rivolge all’osservazione e al prendersi cura in legame di reciprocità. L’attività metodica, graduale dei panni passati sulle superfici vitree giunge a trascendersi; che si assista al periodo effettivo dell’azione o che se ne vedano gli effetti dopo, resta identico l’invito ad alzare gli occhi verso una dimensione di infinita estensione, a comprendere come l’attenzione premurosa rivolta a sé, agli altri e alle cose del mondo – quanto per esempio Heidegger definì: la cura autentica – ci conduca a uno stato di purezza e di meditazione.”
Matteo Innocenti, A place to be | Su cosa s’impernia | Fabio Cresci