
OUVERTURE: Goldmund, “Sometimes”
PICCOLA STORIA IMPRECISA (senza date) DELL’APPROSSIMAZIONE
part1.
In matematica una nozione base dell’analisi delle funzioni è quella di o piccoli e O grandi. Con questi due termini si intendono tutti quei valori che sono così piccoli che possiamo assimilarmi allo zero e quelli invece, che sono così grandi che possiamo assimilarli ad un indefinito valore infinito. Questo ci permette di immaginare e poi definire, i limiti di una funzione, cioè il valore massimo e minimo che una funzione può assumere. Nell’analisi matematica le funzioni sono disegnate per permettere graficamente di vedere e prevedere il loro comportamento. Possiamo vedere, visualizzare, dove un qualcosa regolato da una particolare legge andrà a parare. I limiti diventano così anche i limiti grafici del disegno della funzione.
o piccoli e O grandi sono un esempio emblematico di approssimazione in matematica dove ci avvaloriamo della possibilità di trascurare alcuni valori, invece di dargli la dignità di essere trascritti con precisione. Trascuriamo quasi la loro esistenza in una matematica del non sensibile, accumunandoli ad altri valori, privandoli della loro individualità. Ho cominciato a chiedermi negli ultimi tempi se questo passaggio concettuale che poi sta alla base di altre approssimazioni nell’ingegneria, non sia anche alla base di un modo di pensare (produttivo) che ha favorito la narrazione “media” di alcune storie, tralasciando particolari ritenuti non cruciali per il risultato finale, il messaggio che si voleva far passare al pubblico, e rendendo così la storia, di più veloce racconto e fruizione. Meccanismo di semplificazione in concetti ed elementi chiave che è alla base di un certo tipo di educazione scolastica e fordismo culturale, che si pone come obiettivo l’alto rendimento degli alunni/cittadini come prossimi lavoratori (e che ha portato con se altri processi di semplificazione cognitiva come le slide, gli esami a crocette, la scrittura strutturata stile essay inglesi). In ultimo vorrei ricordare che una funzione è una legge che regola il rapporto tra due valori, e trasforma, processa, muta, il valore x in y, attraverso la relazione y= f(x).
Venerdì 15 maggio 2020, ore 9:40
“She is positing a world in which we might stop apologizing for apologizing, in which we might seek compromise and see vulnerability as a form of courage. We might stop protecting ourselves. We might love with bleeding, imperfect hearts”.
From Sally Rooney Gets in Your Head, NewYorker, January 7, 2019 Issue
Domenica 24 maggio 2020, ore 15:34
“So always risk your skin, she said, and never fear losing it, cause it always does some good one way or another …”
How to be both, Ali Smith
Sabato 30 maggio 2020, ore 18:00
Decostruire un pensiero intriso di positivismo per cui “chi continua e tiene duro, alla fine ce la fa”. È giusto rendersi conto che non è così, che esiste una realtà – in cui viviamo – dove questo può non avvenire.
Domenica 31 maggio 2020, ore 15:19
ENDING SONG: Billy Bragg, “There is power in a Union”